Ultimamente l’Italia sta segnando più partenze che arrivi. E non si tratta di vacanze, ma di emigrazione vera e propria. Secondo l’Istat, che recentemente ha pubblicato un rapporto sul flusso migratorio internazionale, il numero di persone che ha deciso di lasciare l’Italia in cerca di fortuna altrove è stato più alto di chi ha scelto l’Italia come terra dove vivere. E ogni anno sono in aumento anche gli italiani scelgono di emigrare in Australia.
Stando ai dati del rapporto sulle migrazioni internazionali e interne, le partenze sono superiori agli arrivi. Negli ultimi anni l’immigrazione verso l’Italia è diminuita del 12,3 per cento, mentre il 20,7 per cento in più di italiani ha deciso di partire in cerca di opportunità di vita e di lavoro migliori. Gli italiani che hanno pensato di trasferirsi all’estero nel 2013 sono stati infatti 82 mila (si parla di italiani registrati nelle anagrafi all’estero) e quindi questo dato esclude tutti coloro che hanno deciso di fare un’esperienza temporanea all’estero, tipo il working holiday o lo student visa, tanto per fare un esempio. Tanto per fare un esempio, gli italiani che hanno deciso di emigrare in Australia e in particolare di registrarsi all’Aire di Melbourne presso il Consolato Generale sono stati finora poco meno di 100 mila.
A partire sono soprattutto i laureati: il 31 per cento delle persone che emigra è in possesso di una laurea, nel 2013 più di 6 mila laureati sono tornati a casa dopo un’esperienza di studio o di lavoro all’estero, ma circa 19 mila si sono trasferiti all’estero, senza nessuna intenzione di guardarsi indietro.
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Ma quali sono le destinazioni preferite degli italiani? Al primo posto spicca il Regno Unito, poi la Germania, quindi la Svizzera, la Francia e naturalmente molti scelgono di emigrare in Australia. Solo nell’ultimo anno, sono partiti per l’Australia 16 mila italiani con il working holiday, mentre 7.500 hanno scelto di richiedere uno student visa (spesso perchè è il modo più facile per entrare in Australia superati i 31 anni), senza dimenticare i migliaia di turisti.
A sorpresa, neanche gli stranieri vogliono vivere in Italia: il 14.2 per cento, infatti, ha cancellato l’iscrizione all’anagrafe italiana.
© Ilaria Gianfagna