Vivere in Gold Coast
Prendete grattacieli e locali trendy, mescolate con un casino e una mezza dozzina di parchi giochi, shakerate il tutto e poi aggiungete come ciliegina il mare. Anzi le spiagge, tante spiagge, 57 chilometri di spiagge, dorate per la precisione. Ecco la Gold Coast, la sesta città Australiana per numero di abitanti, un centro strappato mezzo secolo fa alle paludi.
La popolazione è aumentata del 20% nell’ultimo decennio e continua a salire a dismisura, soprattutto quando altrove la temperatura cala o il calendario offre ponti festivi.
La metà dei 10 milioni di arrivi stagionali si affaccia da queste parti solo per un giorno. Che tende ad essere full on, per dirla all’australiana. Popolarissima tra i giovani per la vita notturna, tra i surfisti per le migliori onde del continente, tra le famiglie per i parchi a tema (tra i quali spicca il Warner Bros Movie World, una specie di Universal Studios in salsa australe) e tra i diversamente giovani per i 4 campi da golf, lungo i 50 chilometri che separano Coolangatta – che merita una visita solo per il nome – dalla periferia sud di Brisbane sono disseminati circa 500 ristoranti e 500 mila ettari di riserve naturali. Insomma vivere in Gold Coast è come vivere in un parco divertimenti.
Ai più attenti non sfuggirà che la Miami d’Australia ha dato i natali ai migliori sportivi del Paese, si estende all’ombra del Q1, l’edificio residenziale più alto del mondo, e ospita anche quattro campus universitari. Per frequentare proficuamente i quali, però, bisogna ricorrere a massicce dosi di autocontrollo e abnegazione.
Vivere in Gold Coast: informazioni utili
Il clima è mite tutto l’anno, anche se è innegabile: la stagione migliore è quella estiva, ovvero da settembre a marzo. Durante l’inverno potrebbe risultare un po’ noioso, oltre che un pì più difficile trovare lavoro. Ma non bisogna dimenticare che Gold Coast è una città vera e propria che conta 500 mila abitanti, quindi le opportunità per chi sa fare il suo mestiere non ne mancano. I lavori più richiesti sono quelli che riguardano il turismo e la ristorazione, visto che tra 57 chilometri di spiaggia, parchi a tema, bar e ristoranti, l’intera economia della città si basa sul cosiddetto settore “hospitality”. Un’ottima meta quindi per chef, hotel e restaurant manager, ma anche per mansioni più semplici come lavapiatti, camerieri, receptionist e molto altro ancora. Visti i tanti grattacieli, anche le costruzioni sono un settore molto in crescita.