Vivere a Sydney
Fondata il 26 gennaio 1788 come colonia per galeotti da deportare il più lontano possibile dalla madrepatria britannica, la Harbour City è sopravvissuta agli inverni seguiti allo sbarco della Prima Flotta grazie a tanta forza di volontà e a tantissimi distillati. A Sydney il consumo pro capite di alcol è stato il più alto mai registrato della storia umana, e fino al 1808 il rum veniva ancora usato come merce di scambio.
Oggi non è che l’amore dei sydneysiders per la birra sia venuto meno, ma la ‘Città di Smeraldo’ – sede della più antica Università del Paese – è riconosciuta soprattutto come una delle metropoli più vivaci e spettacolari del globo, bagnata per 240 giorni dal sole e per quattro mesi da piogge che non cadono neanche a Londra.
Ogni anno 11 milioni di turisti vengono attirati da una ventina di spiagge, da una baia spettacolare – che dà il meglio di sé tra Natale e Capodanno – dalla vibrante vita notturna, da un numero a due cifre di acquari, mercatini delle pulci e giardini botanici e dall’icona australiana per antonomasia, l’Opera House, prodotto della fantasia geometrica di un architetto danese e del lavoro di 100mila operai, inaugurata 40 anni fa, costata più di 100 milioni di dollari (a fronte dei 7 previsti) e dichiarata nel 2007 Patrimonio dell’Umanità.
Vivere a Sydney: informazioni utili
Temperatura ideale tutto l’anno: d’estate si gira in maniche corte e d’inverno in felpa. L’unico mese da dimenticare è agosto, quando piove tutti i giorni. Vivere a Sydney significa spostarsi in traghetto, andare in spiaggia quasi tutti i giorni, prendere l’autobus con il surf sotto braccio, assistere ad uno dei 1.600 spettacoli che offre l’Opera House durante l’anno, partecipare alle decine di eventi, come il Vivid Sydney Festival, che colora Harbour Bridge e dintorni con proiezioni all’avanguardia, uscire nei locali più cool dell’Australia. Sydney è molto più dispersiva di Melbourne, nel senso che i quartieri si estendono per chilometri e chilometri tra il mare, le 120 spiagge e la città vera propria. La city (CBD) è il distretto finanziario, Bondi è una delle località più amate dagli italiani, ma anche Mainly e Bronte non sono da meno.
E’ la città più cara d’Australia e questo significa che i salari sono alti, ma che spendere soldi è di una semplicità impressionante. Ristorazione, costruzioni, marketing, finanza e tecnologia sono i settori in cui puntare per trovare un buon impiego. Vivere a Sydney sta diventando il desiderio di molti e quindi sul fronte lavoro c’è molta competizione.