Dopo aver circumnavigato i mari del Sud, toccando le coste della Nuova Guinea, delle Salomone, delle Figi, di Tonga e della Nuova Zelanda, 370 anni fa un navigatore olandese di nome Abel Tasman avvistò una costa che credeva appartenere al continente australiano, e per questo ribattezzò quel lembo di terra Van Diemen’s Land.
Era un omaggio al governatore della Compagnia Olandese delle Indie Orientali ma anche e soprattutto una topica clamorosa, che data la lontananza e la difficoltà di ritrovare la strada a quelle latitudini rimase tale per la bellezza 135 anni. Tanto ci volle, prima che un certo Matthew Flinders si accorgesse che quelle coste appartenevano in realtà a un’isola.
Il fatto che a questo mondo non ci sià giustizia è testimoniato dal fatto che Tasman si vide intitolata tutta l’isola e da lì a cascata mezza fauna autoctona (compreso Taz, il cartone della Warner Bros), mentre a Flinders toccarono un’autostrada nel Queensland, la stazione dei treni di Melbourne e una catena montuosa del Sud Australia. Non il massimo, per uno che di mestiere faceva il navigatore. Amenità a parte, per chi vuole vivere in Tasmania l’isola offre davvero tutto (fuorché – forse – il clima). Parchi adatti a magnifiche passeggiate come Cradle Mountain, baie incorniciate da spiagge incantevoli come la Bay of Fires, e miracoli della natura come la penisola Freycinet.
E ancora siti ‘storici’ (vabbé…) come il penitenziario di Port Arthur, il MONA, lo stravagante museo di arte contemporanea di Hobart, la crociera da Strahan (che per qualche motivo si pronuncia Stro-on), le gole di Launceston, il panorama dal monte Wellington e Salamanca square, l’unica piazza degna di tal nome di tutta Australia. Infine una fauna variegata e unica, dalle balene ai pinguini, dai wombati ai diavoli. No, la tigre no. Quella è estinta. Ma sopravvive sull’etichetta della migliore birra nazionale. Tasmaniana, ca va sans dire.
Vivere in Tasmania: informazioni utili
Chi ama la natura non ha dubbi: vivere in Tasmania è il luogo ideale, un vero e proprio paradiso, a patto di non temere il freddo (e il vento). La Tasmania, infatti, è una delle isole più a sud del mondo e quindi più vicina al Circolo polare Antartico. È considerata area “regionale”, quindi perfetta per chi vuole lavorare nelle farm per 88 giorni e quindi rinnovare il working holiday visa. Da settembre a marzo è il periodo migliore per vivere in Tasmania e trovare lavoro, perché l’isola viene invasa da turisti e quindi è possibile trovare impiego nella ristorazione, nell’accoglienza e anche nelle decine di festival che vengono organizzati ogni anno.