La grande barriera corallina australiana

La grande barriera corallina australiana

Qualche anno fai hai visto “Alla ricerca di Nemo” e ti è piaciuto da morire, non puoi negarlo. Benissimo, perché gli scenari del film esistono davvero e guarda caso si trovano proprio in Australia! Stiamo parlando della Grande Barriera Corallina, uno degli ecosistemi più importanti ed imponenti del mondo, ma anche uno dei più minacciati. Habitat per migliaia di specie viventi ed essa stessa specie vivente in Australia la Grande Barriera Corallina è situata di fronte alle coste orientali dell’Australia, su una superficie di mare di ben 344 mila chilometri quadrati.

Nota per la sua straordinaria bellezza, è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità nel 1981, nonché patrimonio nazionale australiano nel 2007. Si tratta di 2.600 km di pura meraviglia, la più grande struttura vivente sulla terra, visibile persino dalla Luna! Ma di chi fu il merito di una scoperta tanto incredibile? Che domande… Ovviamente del Capitano James Cook, il quale vi capitò fortuitamente nel 1770 durante un viaggio nell’emisfero meridionale. Prima di allora, a goderne erano soltanto le tribù locali dell’area: gli aborigeni. 

Sai che potresti vedere la Grande Barriera Corallina senza muoverti dal pc, semplicemente tramite Google Street View? Ma tu questo non lo vuoi, perché sei o presto sarai in Australia e di certo non puoi mancare una delle sette meraviglie del mondo naturale. Soprattutto perché tra qualche anno questo grande gioiello potrebbe scomparire del tutto, causa cambiamento climatico, inquinamentopesca, petrolio e presenza di creature ostili all’ambiente, quali la stella corona di spine, grande divoratrice di coralli.  

E’ proprio per questi motivi che alcune zone della Grande Barriera Corallina Australia risultano particolarmente protette e la pesca è limitata solo a determinate aree. Molte specie animali che la popolano, fra cui le balene, le tartarughe verdi ed i dugongo, sono oggi ritenute a rischio di estinzione

La Grande Barriera Corallina è una delle mete preferite dai turisti, in quanto vanta di circa 400 tipi di coralli duri, 4.000 specie di molluschi, oltre 1.500 di pesci, 134 specie di squali e razze, oltre 200 tipi di uccelli e circa 20 tipi di rettili. Hai perso già il conto, ma non importa. 

Cosa Fare

Quando farai snorkeling fra squali martello, pesci pappagallo, pesci pagliaccio e cavallucci marini, sarai letteralmente ubriaco di colori che non avevi mai visto in vita tua. Per non parlare dei coralli… Soltanto i coralli vivi sono colorati e a conferir loro quell’aspetto caratteristico sono le alghe: mi raccomando, non toccarli!

La Barriera Corallina è sicuramente lo scenario più magico per immersioniSky Diving e gite sui catamarani. Potrai oltretutto fare escursioni a Magnetic Island, volare in idrovolante sopra Heart Reef, vedere le tartarughe all’acquario Reef HQ di Townsville, nonché la schiusa delle loro uova all’Heron Island Resort. Provare per credere: ti rimarrà nel cuore per tutta la vita! 

Dove andare e cosa visitare

Il tour più classico è quello che prevede una tappa la cittadina tropicale Cairns, per poi scegliere una delle tante escursioni vero la grande barriera, che toccano Fitzroy e Green Island. Immancabile anche una tappa via terra a Port Douglas, dove fermarsi nella Foresta pluviale di Daintree e continuare alla volta di Mission Beach, Magnetic Island (a 25 minuti di traghetto da Townsville) e Airlie Beach, da cui iniziare il tour delle isole Whitsunday.

Quando andare

Diciamolo, è un evergreeen, a visitare la grande barriera si può andare tutto l’anno. L’estate va da dicembre a febbraio ed è anche la stagione più umida in cui non mancano le pioggie. Se si ha la possibilità di scegliere, meglio preferire il periodo che va da aprile a novembre, la stagione invernale australiana, in cui sicuramente splenderà il sole e il clima è più secco. Meglio portarsi un maglione o una giacca a vento per la sera.

Come arrivare

La barriera si estende per più di 2 mila chilometri da Port Douglas a Bundaberg. La soluzione più comoda è quella di arrivare a Cairns con un volo interno da Melbourne, Sydney o Brisbane, su cui volano Jetstar, Virgin, Qantas e Tigerair. Esiste anche la possibilità di arrivare direttamente a Cairns con voli internazionali, in particolari con le compagnie Cathways Pacific e Qantas, ma forse sono un’opzione un po’ più costosa rispetto ad arrivare in uno dei principali aeroporti australiani e poi spostarsi con un volo interno. Per chi ha voglia di un road trip attraverso la East Coast dell’Australia, la macchina è un’ottima opzione che permette di salire da Sydney a Brisbane e quindi Cairns, da cui partono i tour da uno o più giorni, con la possibilità di fare snoerkling, paracadutismo, giri in elicottero, catamarano e persino in idrovolante.

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